Sinner, sei nella storia!

Continua a mietere successi il tennista italiano numero uno al mondo

Adesso anche la classifica lo certifica. Il tennista più forte al mondo si chiama Jannik Sinner.

Il campione italiano è approdato al numero 1 della classifica Atp, dopo il ritiro di Novak Djokovic dal Roland Garros, per via dell’infortunio al ginocchio dopo le due battaglie al quinto set contro Musetti e Cerundolo.

Il serbo deve cedere il primato mondiale all’unico rivale che è riuscito a batterlo tre volte negli ultimi quattro precedenti. Da Lunedì 10 giugno - con l’aggiornamento ufficiale da parte dell’Atp - Sinner diventa il 29esimo tennista a salire al vertice della classifica mondiale da quando nel 1973 è stato introdotto il sistema computerizzato.

Il primo fu Ilie Nastase, mentre il record di settimane consecutive da numero uno appartiene a Roger Federer (237).

Djokovic detiene il primato di settimane totali al vertice: 427.

Dopo aver scavalcato Rafa Nadal a febbraio 2020, Djokovic aveva perso la prima posizione sia a favore di Daniil Medvedev che di Carlos Alcaraz.

Poi però era sempre tornato lui il numero 1.

Il sorpasso subito da Sinner invece ha un sapore diverso, storico.

Dopo Le Atp Finals di Torino perse in finale contro Djokovic, Sinner ha cambiato marcia e poi collezionato in sequenza: vittoria della Coppa Davis, vittoria degli Australian Open (il primo Slam in carriera), vittoria dell’Atp 500 di Rotterdam, semifinale a Indian Wells, vittoria del Masters 1000 di Miami, semifinale a Montecarlo e ritiro ai quarti di finale a Madrid.

A fermarlo momentaneamente è stato solo l’infortunio all’anca destra che lo ha costretto a fermarsi durante il 1000 spagnolo e a saltare gli Internazionali di Roma. Ma il sorpasso è venuto inevitabilmente per un tennista che nel 2024 ha una percentuale di vittorie del 94%.

“E’ un talento straordinario, ha classe e umiltà, talento e caparbietà - dice di lui Stefano Agresti, vicedirettore de La Gazzetta dello Sport -. Sinner con le sue imprese sportive sta rendendo noi tutti orgogliosi di seguire lo sport e il tennis italiano. Quanto può durare? Se continua così, può fare la storia per molti anni”.