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SBAGLIATE LE PROCEDURE, SFUMANO I FONDI DELLA REGIONE

Aggiornamento: 5 mag 2021

PIOGGIA DI CRITICHE PER GLI ERRORI COMMESSI DALLA GIUNTA PASCUCCI

Incompetenza. Immobilismo. Piovono le critiche nei confronti del Sindaco di Cerveteri, Pascucci, e della sua giunta. Questa volta al centro delle accuse c’è il ruolo di capofila del Comune nel distretto sanitario e le errate procedure per l’accesso ai fondi regionali in materia di servizi sociali.

Non un errore da poco, visto che incombe il rischio di un commissariamento. Per non parlare del danno che il mancato utilizzo dei fondi causerà alle famiglie del territorio. Ed infatti sulla questione sono intervenuti per chiedere chiarimenti anche i consiglieri comunali di Cerveteri, Salvatore Orsomando e Aldo De Angelis. Sempre da Cerveteri, Maurizio Falconi, di Italia Viva, parla di “dilettanti allo sbaraglio”, chiamando in causa l’intera amministrazione che da otto anni sta sommando sbagli su sbagli.

Orsomando e De Angelis si soffermano, invece, sui danni che l’errore procedurale compiuto da Cerveteri provocherà anche alle famiglie dei comuni del distretto. “tra Cerveteri e Ladispoli – spiegano – ci sono circa 1500 famiglie che usufruiscono del reddito di cittadinanza.” E’ l’indice di una diffusa difficoltà sociale e di una estesa disoccupazione, soprattutto giovanile. “I due comuni (Cerveteri e Ladispoli) – aggiungono – hanno molti servizi in comune, a partire da quelli sociali. Spendono insieme risorse provenienti da finanziamenti statali e regionali. Le gare, le procedure e l’organizzazione dei servizi dipendono, però, dal Comune di Cerveteri che non brilla per capacità e competenza nello svolgere tale funzione”.

Così i progetti vanno in fumo e si perdono nella notte dei tempi. Si tratta di progetti importanti, che vanno dalla lotta di contrasto all’abuso sui minori all’inclusione per gli immigrati, alla cura di situazioni familiari complesse e delicate.

Finora è accaduto che molte di queste risorse, quando sono arrivate nelle casse del comune capofila, sono rimaste ferme o spese male e in ritardo. Con le conseguenze e i danni che si possono immaginare.

Quel che lascia perplessi è il silenzio dell’amministrazione chiamata in causa. Il sindaco tace e in silenzio rimane anche l’assessore ai servizi sociali, Francesca Cenerilli. Eppure, la perdita dei finanziamenti regionali è un atto grave e pesante. Una crepa pesante nella politica amministrativa del Comune. Una falla che, come rilevano gli stessi Orsomando e De Angelis, richiederebbe urgenti e adeguati chiarimenti. Salvo che gli artefici del disastro non sappiano neppure come scusarsi. Allora, l’unica strada dignitosa resterebbe soltanto quella delle dimissioni.

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