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Grace Martin

Prendiamoci un periodo di pausa

Noi, la generazione del Duemila

Penso che tutti noi ormai sappiamo che cos’è la famosa pausa: il periodo più temuto in tutte le relazioni; si spera sempre di non cadere in quei giorni di incertezza, sofferenza e vuoto totale, anche se, per alcuni, sembra essere la soluzione migliore. Non ho mai trovato il senso di prendersi dei giorni per capire se si vuole stare effettivamente insieme ad una persona e se i sentimenti che si provano sono molto più forti di tutti i possibili problemi, eppure sono qui che mi chiedo: è giusto così? È soltanto un modo per prepararsi all’inevitabile?

Penso che non esista difficoltà che regga al confronto con l’amore, ma ho sempre detto anche che, non sempre, solo l’amore è sufficiente per mandare avanti una relazione…sono tutte belle parole, il problema vero si pone quando attraversi il problema, e allora lì non sai veramente che fare: se pensare prima a te o all’altra persona.

Perché è vero che dopo tanto tempo che si passa insieme l’uno si annienta in favore del due, si inizia a pensare ad entrambi.

La parte peggiore di tutto quanto è quando stai lì, tra le coperte e i cuscini in piena notte e ripensi a tutti i momenti che ci sono stati, nonostante la consapevolezza di essere in bilico, in un limbo in cui non state insieme ma non vi siete nemmeno lasciati, una cosa talmente malsana da rendere confusa ogni idea. Non avevo mai provato cosa significasse davvero avere un amore così forte e vivere una vera relazione ma, ora che lo so, vorrei non lasciarlo andare mai…eppure non possiamo obbligare una persona a restare con noi se non è quello che anche lei vuole; non importa quanto sentimento c’è, per portare avanti qualcosa di realmente importante bisogna accettare il pacchetto completo, rischi e difetti compresi, ma sappiamo che non sempre è così. Certe volte semplicemente i pezzi del puzzle non si incastrano, non saranno i numerosi tentativi, le parole dolci, il provare a cambiare se stessi, che aggiusteranno miracolosamente quegli angoli che non possono essere smussati.

Semplicemente, quando è giunto quel momento, dobbiamo fidarci di qualcuno più in alto di noi che sicuramente ha un piano migliore; diceva T. D. Jakes: “smettete di inseguire le persone che se ne vanno, smettete di inseguire le persone che non capiscono, smettete di cercare di far rientrare nella vostra vita persone che Dio sta cercando di togliere”, e lo ammetto, questa ha colpito veramente tanto forte.

In un certo senso avere un periodo di pausa può rendere tutto complicato sotto il punto di vista relazionale, scombussolarti la testa tanto da non sapere se piangere o avere ancora un po’ di speranza rimasta…ma dal punto di vista personale ed individuale?

È un tempo per capire se stessi, cosa è meglio per noi in quel preciso momento della nostra vita, per amarsi e riscoprirsi. Non l’avevo mai intesa sotto questo punto di vista, non volevo provare a capire, ma si possono scoprire molte cose e fare chiarezza su alcuni punti (che prima rimanevano nascosti dietro una fitta nebbia) stando da soli…se poi si hanno dei fantastici amici che ti sostengono si può ritornare ad essere invincibili.



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