Dopo la sconfitta con il giapponese Rikiishi, il pugile di Cave dovrà voltare pagina e reagire
È finito male il sogno del pugile di Cave Michael Magnesi, sconfitto per KO tecnico da Masanori Rikiishi nel finale della dodicesima e ultima ripresa nel match andato in scena al Palasport di Colleferro.
Il pugile italiano aveva dominato i primi otto round dell’incontro e aveva chiaramente in pugno la vittoria (era ampiamente in vantaggio nei cartellini), ma negli ultimi quattro round è andato progressivamente in calo dal punto di vista fisico.
Il 29enne laziale era letteralmente sulle gambe nel finale e negli ultimi tre minuti è andato al tappeto in due occasioni, poi è stato messo alle corde dall’avversario e dopo una raffica di colpi insistente l’arbitro ha deciso di interrompere l’incontro.
Michael Magnesi non è così riuscito a difendere la cintura WBC Silver dei pesi superpiuma (categoria di peso fino a 59 kg), perdendo al cospetto di un avversario più alto di dieci centimetri (168 contro 178) e che ha avuto l’ardore di non arrendersi mai, credendoci anche nel momento più critico, dopo otto frazioni in cui si era visto soltanto il padrone di casa.
Il nostro portacolori è incappato nella seconda sconfitta in carriera (a fronte di 23 vittorie), pagando troppo in fase difensiva e non riuscendo a incassare al meglio i tanti colpi del rivale, dopo aver attaccato brillantemente a spron battuto per tre quarti dell’incontro. Il crollo nel finale è costato il titolo al pugile di Cave, che ha provato in tutti i modi a restare in piedi ma ha visto il sogno infranto quando l’arbitro ha fermato il match a una trentina di secondi dalla fine per ko tecnico.
Il match vive la sua fase decisiva nelle ultime riprese. Magnesi domina fino alla nona ripresa ma accusa un calo nel finale e il giapponese ne approfitta.
Il fighter laziale stringe i denti ma in avvio dell’ultimo round va al tappeto per due volte.
Il giapponese dà tutto, insiste con una raffica di colpi, Magnesi cade a terra all’indietro da solo e si rialza ma barcolla, il giapponese lo rimette alle corde e insiste nell’azione, il pugile italiano non ha più la forza per rispondere e l’arbitro sancisce il KO tecnico. Il nostro portacolori è incappato nella seconda sconfitta in carriera (a fronte di 23 vittorie), pagando troppo in fase difensiva e non riuscendo a incassare al meglio i tanti colpi del rivale, dopo aver attaccato brillantemente a spron battuto per tre quarti dell’incontro.
Il crollo nel finale è costato il titolo al pugile di Cave, che ha provato in tutti i modi a restare in piedi ma ha visto il sogno infranto quando l’arbitro ha fermato il match a pochi secondi dalla fine per ko tecnico.
Il già Campione del Mondo IBO dovrà ora ripartire dal basso, dopo aver avuto già una seconda chance in seguito alla sconfitta rimediata contro Anthony Cacace nel 2022. Rikiishi ha ottenuto il quindicesimo sigillo in carriera (l’unica battuta d’arresto risale a sei anni fa) e ora potrà sognare in grande.
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