A cura delll'Avv. Marina Peretto
Qual è la differenza tra “conto corrente” “deposito” e “apertura di credito”?
Egr. Avv. Peretto
quando vado in banca mi capita spesso di fare confusione e di non capire bene la differenza tra “conto corrente”, “deposito” e “apertura di credito”.
Potrei avere delle delucidazioni in merito e sapere qual è la differenza tra questi contratti bancari?
La ringrazio per la spiegazione
Carla
Gentilissima Sig.ra Carla,
le rispondo volentieri perché è una questione che, spesso, anche tanti miei clienti mi pongono e capisco, pertanto, che è un problematica che riguarda parecchie persone.
Cercherò, per quanto materia alquanto ostica, di fare un po’ di chiarezza.
Il conto corrente è, ex art 1823 cc, “è il contratto col quale le parti si obbligano ad annotare in un conto i crediti derivanti da reciproche rimesse, considerandoli inesigibili e indisponibili fino alla chiusura del conto. Il saldo del conto è esigibile alla scadenza stabilita.
Le “rimesse” sono le singole annotazioni che vengono decise dalla parti.
L’indisponibilità ed inesigibilità sono le caratteristiche che differenziano il conto corrente ordinario dal conto corrente bancario che è un modo di regolare diversamente le operazioni bancarie di debito e di credito in quanto in esso il credito è sempre esigibile
dal correntista.
Il conto corrente, ex art 1823 cc, è lo strumento mediante il quale vengono contabilizzati il Deposito e l’Apertura di credito.
Con il “Deposito” il cliente affida alla banca somme di sua proprietà e questa annota in conto poste a credito per il cliente. In questo caso quindi non vi è prelievo di capitale da parte del cliente in quanto è lui stesso a depositare presso la Banca le somme di denaro.
L’art 1834 cc dispone “Nei depositi di una somma di danaro presso una banca, questa ne acquista la proprietà, ed è obbligata a restituirla nella stessa specie monetaria, alla scadenza del termine convenuto ovvero a richiesta del depositante, con l'osservanza del periodo di preavviso stabilito dalle parti o dagli usi”
Diversamente con l’“Apertura di credito” è la banca a concedere delle somme di denaro al cliente che poi dovrà restituire mediante dei versamenti. In questo caso, quindi, le somme sono di proprietà della Banca ed il cliente dovrà restituire il capitale preso in prestito corrispondendo anche degli interessi, commissioni e spese.
L’art 1842 cc dispone che “L'apertura di credito bancario è il contratto col quale la banca si obbliga a tenere a disposizione dell'altra parte una somma di danaro per un dato periodo di tempo o a tempo indeterminato”
Questa differenza è molto importante anche ai fini del pagamento degli interessi, delle commissioni e delle spese.
Infatti, se la Banca non ha fatto firmare al cliente un vero e proprio contratto di “apertura di credito “non potrà esigere dallo stesso il pagamento degli interessi così come applicati dalla Banca.
Tuttavia, è chiaro che avendo comunque goduto di un capitale di proprietà della Banca, quest’ ultima deve essere retribuita, ma lo si dovrà fare ai sensi dell‘art 117 T.U.B. (Testo Unico Bancario) ricalcolando gli interessi a tassi sicuramente più vantaggiosi rispetto ai tassi applicati dall’Istituto di credito.
I Tribunali pullulano di cause inerenti proprio questo tipo di problematiche.
A chi bisogna dare la precedenza quando ci si immette in una rotatoria?
Egr. avv. Peretto,
sono un giovane patentato.
Pur avendo superato brillantemente l’esame della patente di guida, mi rimangono dei dubbi che vorrei sottoporre alla sua attenzione.
Ho le idee poco chiare soprattutto quando devo affrontare una rotatoria: non riesco mai a capire come e a chi devo dare la precedenza.
Può aiutarmi a capire per favore come funziona esattamente?
Grazie
Carlo
Caro Carlo,
ti rispondo con molto piacere, in quanto l’interesse dei giovani verso il comportamento corretto della guida è - soprattutto in questi tempi in cui sembra regnare, per la maggior parte, una grossa superficialità di condotta - molto da apprezzare.
Sai già che la rotatoria è un tipo di intersezione presente tra due o più strade il cui scopo è di moderazione e smaltimento del traffico e grazie a queste gli incidenti sono drasticamente diminuiti.
Esistono principalmente due tipi di rotatorie, ovvero quella alla francese e quella all’italiana.
· Nella rotonda alla francese bisogna dare la precedenza a chi la sta già occupando; quindi prima di immettersi nella rotatoria è necessario fare attenzione a chi arriva da sinistra. Generalmente vi è un cartello stradale che indica di dare precedenza (triangolo rosso rovesciato su campo bianco) e un segnale orizzontale di dare precedenza (linea con triangoli bianchi rovesciati affiancati).
· Nella rotatoria all’italiana invece bisogna dare la precedenza a chi arriva da destra, di conseguenza per chi si sta immettendo. In questo tipo di rotatoria generalmente non vi è segnaletica perché in questo caso vige la regola generale del diritto di precedenza per chi viene da destra.
· Infine, vi è anche la rotatoria mista che dà il diritto di precedenza a chi proviene dalla strada principale.
Spero di essere stata esaustiva Carlo e di averti chiarito un po’ le idee.
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