In una stagione altalenante, le "perle" sono state le vittorie contro le capoliste Terracina (fermata pure in casa) e UniPomezia
Per il Colleferro quella in corso è una stagione che ha conosciuto tanti "alti e bassi" e che pare non aver ancora detto tutto. Se da una parte il vertice della classifica è ormai lontanissimo e irraggiungibile, dall’altro lato si evidenzia come la squadra, una volta cambiata l’ossatura iniziale, stia provando a ritrovare anche una sua identità. Dopo la sconfitta di Gaeta dello scorso 20 gennaio, i rossoneri avevano vinto tre partite di fila come mai era successo prima in questo campionato: la prima addirittura con la capolista UniPomezia, poi ad Ardea e per finire a Nettuno. Il mese vincente si è fermato il 18 febbraio in casa contro il Certosa. Nemmeno il tempo di lamentarsi però, e, nonostante le tante assenze, il Colleferro è andato a giocare sul campo dell’altra capolista Terracina portando a casa un bel pareggio.
Curioso il dato che emerge nel doppio confronto con i pontini, battuti all’andata 2-0 nella miglior partita stagionale e fermati sul pari al “Colavolpe”. Numeri da grande, che però non hanno trovato riscontro in tante altre occasioni. Così si spiega una classifica onorevole, ma lontana dalle prime posizioni. E il match casalingo contro l'Anagni, perso per 3 a 1, non ha fatto altro che rimarcare quelle fragilità che già erano insite nell' undici rossonero. E le assenze pesanti di Renelli e Di Stefano, unite a quella di Paolacci, hanno complicato tutti i piani.
Da qui al 5 maggio, data dell’ultima giornata di campionato, c’è ancora il tempo di togliersi delle belle soddisfazioni e di chiudere in bellezza, a patto che la squadra trovi però quella continuità che finora non ha avuto.
Nel frattempo, non bisogna dimenticare o trascurare le note liete che stanno emergendo. Su tutte, l’esplosione del giovane centravanti Andrea Di Placido, che ha messo a segno gol decisivi e pesantissimi nelle vittorie contro Ferentino, Nettuno e UniPomezia, solo per citarne alcuni, dopo aver messo in mostra il suo talento già nelle file della Juniores.
I tifosi che continuano ad affollare le tribune del Gaslini sperano in un grande finale di stagione; la palla e la parola passano ora al campo.
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