Non solo amarcord per l’ex bomber biancoceleste: “Presto tornerò sul campo”.
Come recita un verso dell’inno della Lazio “ma questo grande amore non finisce davvero” ed è così che Ladispoli ha accolto Beppe Signori, riabbracciando un campione per il quale l’amore dei tifosi non è mai venuto meno.
Tanta la gente accorsa nella bellissima cornice dello Stadio “Angelo Sale”, questa volta non per incitare il Ladispoli della Presidente Sabrina Fioravanti, ma per la presentazione del libro dell’ex bomber biancoceleste Beppe Signori “Fuorigioco-Perde solo chi si arrende”.
Un libro, come è stato snocciolato durante la presentazione, che racconta della vicenda giudiziaria che lo ha visto coinvolto e da dove dopo 10 anni ne è uscito assolto con formula piena perché il fatto non sussiste.
L’ex delegato allo sport del comune di Roma, Alessandro Cochi, ha accostato questa vicenda alla persecuzione giudiziaria toccata ad Enzo Tortora e su come nel 2022 ancora nessuno paghi per orrori giudiziari.
Tanti anche i ricordi e gli aneddoti sviscerati durante l’evento da Fabio Argentini e Luca Aleandri, due scrittori che da sempre scrivono di Lazio, così come è stato per l’intervento del presidente della Polisportiva S.S. Lazio, Antonio Buccioni, che ha anche ricordato i tanti legami tra Ladispoli e la Lazio, come il vicepresidente della Lazio Calcio Loreto Rutolo che a Ladispoli ha vissuto e dove ha edificato uno dei più importanti impianti sportivi della città.
E poi è stato il momento di Beppe Signori, che scaldato i tifosi ha cominciato il suo intervento intonando l’inno della Lazio insieme a Francesca Lazzeri, che con la collaborazione della US Ladispoli Academy e del Bookstore Mondadori di Ladispoli ha organizzato l’evento.
L’ex capitano biancoceleste ha continuato raccontando come ha vissuto questi ultimi dieci anni che lo hanno visto protagonista suo malgrado di una storia di malagiustizia.
Conclusa la presentazione Beppe si è concesso ai tifosi che vista la lunga coda che si era creata con pazienza si sono messi in fila per farsi firmare il libro e farsi una foto. Simpatico siparietto finale quando nella segreteria dell’”Angelo Sale” ha fatto ingresso Sebino Nela, tra i protagonisti dello scudetto giallorosso dell’82-83, che si è fatto autografare anche lui una copia del libro.
I due si sono abbracciati ed hanno ricordato le tante battaglie sul campo.
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